Esistono momenti durante una lotta tra praticanti di jiu-jitsu, indipendentemente dal grado e dalle caratteristiche fisiche, in cui il combattimento si intensifica, o meglio, i lottatori imprimono un ritmo più alto. Questo si verifica tanto durante gli allenamenti quanto durante le competizioni ufficiali. Uno studio condotto su un campione di otto lottatori dal ricercatore brasiliano Emerson Franchini della Escola de Educação Física e Esporte - USP di San Paolo del 2005 afferma che nonostante "a força isométrica de preensão manual" ovvero la presa, diminuisca progressivamente a partire dal secondo minuto di lotta rispetto alla condizione di riposo, in pratica prima di iniziare a lottare, la frequenza cardiaca dei lottatori raggiunge picchi massimi tra l'ottavo e il decimo minuto..questo testimonia il fatto che la maggior parte delle cinture nere, su un tempo medio di 10 minuti, tendono a conservare le forze per dare il massimo negli ultimi istanti del combattimento!!
Emerson Franchini, Concentração de lactato sangüíneo, freqüência cardíaca e força de preensão manual durante um combate de jiu-jitsu. Corpoconsciência.