giovedì 31 dicembre 2009

Articolo 1


Quando i fatti si complicano, cerco sempre di prendermi il tempo necessario per non lasciare indietro nemmeno un dettaglio. Cerco di studiare la situazione con molta attenzione e senza avventarmi sulla soluzione, anche quando sembra a portata di mano. Separo in modo chirurgico i dati, le supposizioni e i fatti. Con calma. Senza fretta. Metto in ordine i miei pensieri. E scrivo.
I dati:
  1. Il termine sport ha una lunga storia, traendo origine addirittura dal termine latino deportare che tra i suoi significati aveva anche quello di uscire fuori porta, cioè uscire al di fuori delle mura cittadine per dedicarsi ad attività sportive. Dal Francese, desporter (divertimento, svago) prese origine nell'inglese del XIV secolo il termine disport che solo successivamente, intorno al XVI secolo, venne abbreviato nell'odierno sport.
  2. La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo ateniese, significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Le supposizioni:
  1. La scienza che studia l'origine, la storia e il vero senso delle parole, l'etimologia, spiega, nel modo più chiaro possibile, che il confine "fisico/geografico" fra sport e politica è il muro della città. Un muro alto e spesso. Un muro costruito per difendere la città dalle invasioni e per proteggere i suoi abitanti dai nemici.
  2. L'equazione sport/politica, quindi, è facile da risolvere: se è in città che ci si rifugia per difendersi e combattere il nemico, è invece al di fuori delle mura che ci si trova per affrontare e vincere l'avversario.
I fatti:
  1. Contrariamente alle speranze del barone De Coubertin, le Olimpiadi non impedirono le guerre. I Giochi del 1916 furono cancellati a causa dello scoppio della prima Guerra Mondiale, e lo stesso avvenne per i giochi del 1940 e 1944, a causa della seconda guerra mondiale. Inoltre i vincitori della prima guerra mondiale impedirono alle nazioni sconfitte di partecipare alle Olimpiadi del 1920. Lo stesso accadde nel 1948; tutte le nazioni che persero la II Guerra Mondiale (tranne l'Italia, a cui venne riconosciuta l'attenuante di aver dichiarato guerra, dopo l'armistizio del 1943, all'invasore tedesco) vennero escluse dai Giochi di Londra.
  2. Le Olimpiadi estive del 1936 a Berlino furono utilizzate come strumento di propaganda dal Partito Nazista Tedesco.
  3. L'URSS non prese parte ai Giochi Olimpici fino alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e dal 1928 in poi organizzò una competizione sportiva internazionale chiamate Spartachiadi.
  4. I Giochi Olimpici del 1956 furono le prime Olimpiadi a venire boicottate. Paesi Bassi, Spagna e Svizzera rifiutarono di parteciparvi in segno di protesta per la repressione da parte sovietica della rivolta ungherese del 1956; inoltre anche Cambogia, Egitto, Iraq e Libano boicottarono i Giochi a causa della Crisi di Suez.
  5. Un incidente politico di scala minore avvenne durante le celebrazioni dei giochi di Città del Messico 1968. Due atleti afroamericani della squadra di atletica leggera, Tommie Smith e John Carlos, durante l'esecuzione dell'inno statunitense alla cerimonia di premiazione dei 200 metri, eseguirono il saluto delle Pantere Nere, per denunciare il razzismo contro gli afroamericani negli USA.
  6. Uno dei capitoli più neri della storia olimpica venne scritto nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco, in quello che passerà alla storia come il massacro di Monaco. Un commando di terroristi palestinesi prese in ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti, cinque terroristi ed un poliziotto.
  7. Negli anni Settanta e Ottanta furono invece i boicottaggi a segnare i Giochi. Prima furono i paesi africani a boicottare le Olimpiadi del 1976 per protestare contro la tournée in Sudafrica, in pieno regime di apartheid, della nazionale neozelandese di rugby. Ai Giochi di Mosca nel 1980 furono gli USA, assieme ad altri paesi del blocco occidentale, a rifiutarsi di partecipare a causa dell'invasione sovietica dell'Afghanistan. Per reazione, i sovietici e i loro partner del blocco orientale boicottarono i successivi Giochi di Los Angeles nel 1984.
  8. Durante le Olimpiadi di Atlanta 1996, una bomba piazzata nel Centennial Olympic Park, uccise due persone e ne ferì più di cento. La bomba fu messa da Eric Robert Rudolph, che era un estremista cristiano.
Avrei voluto trovare una soluzione e invece le domande si sono moltiplicate.
Le uniche certezze sono che dalla politica di oggi e del passato più prossimo non ho avuto in dono grandi esempi. Solo parole, promesse non mantenute e lacrime di coccodrillo. Io, da atleta, amo la politica dei fatti, del sudore e del sacrificio. Io, da lottatore di jiu-jitsu, rispetto il mio avversario, pur lottando contro di lui con tutta la mia forza e fino allo sfinimento, perchè senza di lui la mia impresa non avrebbe senso. Io, da uomo, non voglio cercare modelli a cui ispirarmi, voglio sforzarmi per essere io d'esempio per gli altri.
La politica la lascio a chi ama le parole, le congetture, i comizi urlati e le frasi ad effetto.
Io sono un lottatore di jiu-jitsu.