martedì 12 giugno 2012

Casa MILANIMAL - Milano, Sabato 9/6/2012

Milano - Sabato 9/6/2011
"Spesso, in questi anni, mi sono chiesto quanto potesse valere quel pezzo di stoffa nera, cucito in malo modo, che mi lego in vita almeno sei mattine a settimana e che porto con me fino a un paio d'ore prima di dormire.
In un mondo che ormai sembra un supermercato, diviso per scaffali, dove tutto o quasi sta ben disposto sui ripiani con l'etichetta del prezzo attaccata al collo cercare il valore, lo spirito delle cose diventa molto complicato. Bisogna avere il tempo e il coraggio di fermarsi a pensare.
La mia cintura nera vale per ogni minuto che ho preferito passare sulla materassina ad allenarmi piuttosto che starmene sdraiato sul divano a ingrassare. Vale per ogni volta che ho deciso di attraversare la città col freddo e la pioggia in moto o con la metropolitana per passare un paio d'ore con i miei amici. Vale per ogni incontro in cui mi sono trovato, alla fine, esausto e sconfitto, e, nonostante tutto, ho deciso di tornare a lottare. Vale la paura che ho sentito entrando in una sala operatoria per farmi sistemare tutto quello che in una vita sono riuscito a rompermi. Vale ogni singola goccia di sudore versato per essere oggi meglio di quanto non fossi ieri. Vale per tutte le volte che mi sono girato e, tra le grida, in un palazzetto pieno come un termitaio, ho riconosciuto la voce dei miei ragazzi che mi urlavano: " Vai, Mestre!".
Ho imparato in questi anni che il prezzo da pagare - e che anche a voi toccherà versare - per dare uno spirito, una voce e un valore vero ad una cintura di stoffa da dieci euro si chiama sacrificio."
Milano - Sabato 9/6/2011
Sarà banale ma ogni volta che pesto i piedi sul mio tatami, alzo gli occhi e vedo così tante persone non posso fare a meno di pensare a quando, con pochissimi, mi ritrovavo a provare le solite quattro tecniche di jiu-jitsu viste chissà dove, sognando una cintura nera lontanissima.
Spero di essermi mosso, in tutti questi anni, nella direzione giusta.
Ancora una volta, così come ho scritto giusto un anno fa, credo con tutto il cuore che non esista allievo al quale non possa dire: "Sei il migliore!".