venerdì 9 novembre 2012

Poche cose da sapere per iscriversi al primo campionato di jiu-jitsu.

Marco Bancone,  Davide Di Luzio e Giuseppe Melidona.
Confrontarsi é il modo migliore per conoscere se stessi senza paura.
Ecco qualche consiglio ai giovani MILANIMAL (e non) che per la prima volta affronteranno un campionato di jiu-jitsu:
  1. Perdere peso. Se non lo avete mai fatto, lasciate perdere. Non é una scelta da fare a pochi giorni dal vostro primo campionato di jiu-jitsu. Perdere peso é un processo che richiede precisione e tempo. Disidratarsi non é la soluzione migliore. Potrebbe non solo essere molto rischioso ma anche incidere in modo assolutamente negativo sulla vostra performance. Consiglierei a chiunque di leggere il capitolo - da pag. 63 in avanti - dedicato all'alimentazione della CrossFit Training Guide e quindi di affrontare magari una lettura un po' più complicata, The grappler's guide to sports nutrition di John Berardi.
  2. Scegliere la categoria. E' abbastanza complicato. Fidatevi dell'esperienza del vostro insegnante e chiedete a lui. Il jiu-jitsu offre l'enorme vantaggio di poter competere non solo nella propria categoria di peso ma anche in una fascia di età, per chi ha superato i trenta, che va di cinque in cinque anni.
  3. Avere una strategia. Il primo passo che dovete fare é sicuramente un'analisi del vostro modo di lottare, di quello che fate regolarmente in allenamento. Preferite chiamare la guardia o vi piace lavorare da sopra? Avete una serie di tecniche da "incastrare" una dopo l'altra o ancora no? Fatevi consigliare dal vostro insegnante. Solo chi vi vede lottare ogni giorno e vi segue nei vostri progressi può darvi un aiuto concreto. Non disperatevi se al campionato non riuscite a mettere in pratica quanto avete provato in allenamento, perseverate. Non provate assolutamente le tecniche che avete visto la sera prima su YouTube. Vi prego!
  4. Divertirsi. Almeno alle vostre prime esperienze non prendetevi troppo sul serio quando siete in pericolo. Meglio battere e rassegnarsi alla sconfitta domenica per tornare ad allenarsi lunedì piuttosto che farsi quaranta giorni di gesso e magari decidere di smettere per sempre.
Spesso MILANIMAL é stata d'esempio per altre piccole accademie di jiu-jitsu e realtà locali. La prima (io credo!) ad avere un nome e un logo ufficialmente registrato alla Camera di Commercio, una struttura societaria e un conto in banca. MILANIMAL vive di entusiasmo e delle quote associative, obbligatorie solo per chi sceglie di far parte di un gruppo ristretto di atleti che decidono di mostrarsi in pubblico con quella toppa cucita sulla schiena. Parte della somma raccolta é dedicata alle spese di gestione - assicurazioni, oneri bancari, etc etc.. - mentre il resto é a "nostra" disposizione. Fin dalla nascita di MILANIMAL mi é sembrato opportuno dare valore a quegli atleti che per meriti, impegno, risultati conseguiti e sacrificio si sono distinti tra tutti, pagando loro l'iscrizione a due campionati internazionali. Quest'anno voglio ringraziare pubblicamente Marco Bancone, Davide Di Luzio e Giuseppe Melidona per essere stati il miglior esempio possibile per tutti i loro compagni d'allenamento. Spero che questa iniziativa sia di esempio per tutte quelle piccole comunità che, in qualche maniera, prendono esempio da noi MILANIMAL. A loro dico che a fare le cose per bene ci si impiega lo stesso tempo che a farle male. Forza, ragazzi!