domenica 30 settembre 2012

Gus.

Ho conosciuto Gus un sabato pomeriggio.
All'epoca non sarei stato capace di indicare su una mappa muta dove fosse il Brasile. Vivevo guardando le uniche videocassette in VHS dell'IVC, la macelleria del vale tudo dell'epoca, che il mio amico Lazzaro riusciva a procurarsi e cercando di imitarne con lui i protagonisti. Le volte in cui ci facevamo seriamente del male superavano di gran lunga quelle in cui mi sembrava di assomigliare ai miei lottatori preferiti.
Poi un giorno si é presentato in palestra un argentino. Zazzera nera e arruffata, occhiali e una novantina di chili mal distribuiti su più di un metro e ottanta.
Quello é stato il giorno in cui la mia vita é cambiata. Ho iniziato a fare jiu-jitsu.
Ho passato quasi sei mesi vicino a Gustavo. Tutti i giorni insieme.
Gustavo, in Argentina, lavorava nel mondo del cinema. Non avevo capito bene cosa facesse all'epoca e, sinceramente, ancora oggi non mi interessa molto. Girava per Milano con un libriccino. Lo apriva, scriveva e lo richiudeva. Un paio di volte, ricordo, aveva rischiato di perderlo, sbranato da Drago, il dogo argentino del Lazzaro.
Oggi quel mazzo di fogli sparsi sono la trama di un film, "De Martes A Martes".
Qualche articolo per saperne di più: