Ogni volta che sento qualcuno riferirsi al "mio" jiu-jitsu col fastidiosissimo nomignolo di "Brasilian" - scritto di proposito così come si pronuncia - non riesco a trattenermi e, nonostante sia passato un bel po' di tempo, mi si accappona ancora la pelle. "Brasilian" ricorda più un corso di danze caraibiche che non l'arte suave a cui mi sono affezionato in tutti questi anni. L'aggettivo "Brasilian" è semplicemente un omaggio al Gracie Jiu-Jitsu, la versione più moderna del sistema di combattimento in questione.
In Brasile non ho mai sentito dire "faccio Brasilian". Al massimo, "faccio jiu-jitsu".
Molti - forse - hanno dimenticato che le radici del jiu-jitsu moderno affondano nella terra di un villaggio nella prefettura di Aomori, in Giappone. E' da lì che partì Mitsuyo Maeda, il conte Koma.