Era il 1996 quando, nella prima edizione del Mundial de Jiu-Jitsu, si scontravano Ismail Wallid e Roberto "Roleta" - che in italiano sta per roulette - Magalhaes nella prima semifinale della categoria meio pesado faixa preta.
Sono passati quasi vent'anni e il jiu-jitsu, soprattutto quello sportivo, è cambiato molto. Si è evoluto assecondandone il regolamento e sfruttandolo fino in ogni sua minima piega per rincorrere la logica del profitto. La vittoria.
In questi anni si sono sviluppati esercizi e movimenti estremamente complicati, al limite dell'arte circense pur di lasciare l'avversario a bocca aperta, incapace di reagire a un nuovo raspado.
Ho cercato di ricostruire la storia consumandomi gli occhi davanti al portatile, guardando manciate di filmati d'epoca e credo proprio che l'embrione di ogni guardia alpha o "De La Riva" inversa stia proprio nel filmato qui sopra, al minuto 7:35 di una lotta della metà degli anni '90.
Oggi come oggi è abbastanza comune trovarsi davanti qualcuno - dalla cintura bianca alla nera - a fare guardia "de cabeça pra baixo". Mi è sembrato giusto, quindi, dedicare una settimana di lavoro sulla materassina di MILANIMAL a capire come risolvere il problema.
Un buon suggerimento arriva da Pablo Popovitch.
Mentre per un'alternativa all'helicóptero di Roleta ho deciso dei caricare un paio di filmati di Roberto "Cyborg" Abreu.